Gli abiti che indossi, possono cambiare il modo in cui percepisci il tuo corpo.
Un’abito infatti, è parte integrante della tua immagine, del modo in cui appari agli altri, ma soprattutto a te stessa.
Un abito che ti sta male, che mette in evidenza parti del tuo corpo che non ti piace evidenziare, ti metterà subito a disagio.
Nel nostro lavoro, ci capita di parlare con molte donne, molto diverse tra loro. Ovviamente il rapporto con il proprio corpo è un argomento che viene fuori spesso, progettando abiti, e purtroppo questo rapporto non è sempre idilliaco.
Ecco di cosa parleremo in questo articolo:
- Se un abito mi sta male, il mio corpo è sbagliato
- Vorrei avere il corpo di una modella
- A una modella sta bene tutto?
- Scegliere vestiti che ti facciano sentire bene
Se un abito mi sta male, il mio corpo è sbagliato
Negli anni, abbiamo notato una dinamica ricorrente.
Il primo pensiero che molte donne fanno quando un abito non le valorizza è:
“il mio corpo è sbagliato”.
È un pensiero che si declina in diversi modi, può essere:
“ho le spalle troppo grosse”
oppure:
“ho troppo poco seno!”,
o ancora:
“le mie gambe sono troppo magre”,
“ho delle brutte caviglie”,
Gli esempi sono infiniti.
Questi pensieri ti sono familiari?
È facile cadere in questo inganno.
Il termine inganno non è casuale.
Siamo continuamente bombardati da immagini di corpi perfetti, che indossano capi che li valorizzano alla perfezione. Corpi che ci sembrano attraenti e che tendiamo a usare come metro di valutazione del nostro essere attraenti.
Vorrei avere il corpo di una modella
Il desiderio di essere attraenti, di piacere, è innato negli esseri umani.
Così come sono innati i meccanismi di imitazione e emulazione dei modelli che percepiamo come “di successo”.
In antropologia e in sociologia, molti autori si sono soffermati sulla correlazione tra moda e imitazione.
È del tutto naturale guardare una modella o un’attrice e pensare:
“vorrei essere come lei!”
Ed è qui il primo inganno. Queste immagini di donne perfette, vengono selezionate e create allo scopo di diventare modelli da imitare.
Questi “corpi” ti vengono mostrati sotto forma di immagine, e prima di arrivare sotto i tuoi occhi, vengono opportunamente modificati per eliminare ogni peculiarità, ogni caratteristica che li renderebbe corpi umani e non semplici immagini!
Lo scopo di questi “modelli” è quello di spingerti a comprare i capi o gli accessori che indossano, giocando appunto sui naturali meccanismi di imitazione che hanno come scopo più ampio l’accettazione sociale.
Ed è qui il secondo inganno. Infatti anche gli abiti ti vengono mostrati solo dopo aver subito le opportune modifiche.
A una modella sta bene tutto?
Gli abiti che vedi indosso ad attori e modelle, molto spesso sono opportunamente modificati per essere adattati ai corpi che li indossano. Spesso sono addirittura cuciti su misura. O completamente corretti con Photoshop.
Ma a te danno l’illusione che esistano corpi dalle proporzioni giuste e normali, che possano vestire in modo perfetto gli abiti pubblicizzati.
Gli abiti prodotti industrialmente, sono economici, accessibili.
Quando si è cominciato a produrre abiti in serie, si è avuta la necessità di creare dei corpi “standard”, le taglie appunto. Si sono individuate delle proporzioni più o meno ricorrenti, per esigenze produttive. Ovviamente, con l’abbassarsi del livello di personalizzazione, si abbassano anche i prezzi di produzione.
Il problema è che in questo modo sei tu che devi adeguarti all’abito.
Le taglie sono quelle, se a te un capo non sta bene il problema è del tuo corpo! Eppure, se ci pensi questo è il peggior modo con cui puoi rapportarti all’abbigliamento.
Se cadi in questo ciclo di ragionamento, l’unico effetto possibile sarà quello di “colpevolizzare” il tuo corpo, perchè non raggiunge la perfezione.
E la tua mente sarà ingannata dal fatto che vedi continuamente immagini di corpi che sembrano reali (ma non lo sono!) e che quella perfezione sembrano averla raggiunta.
Guarderai i vestiti che indossano senza sapere che quella giacca così avvitata, è stata in realtà ristretta di diversi centimetri rispetto alla taglia standard, prima di essere fotografata in tutta la sua presunta perfezione.
Tutti i corpi sono diversi tra loro. E il compromesso della taglia, funziona solo su certe tipologie di abito e/o di tessuto. Non è un caso che i negozi siano pieni di tessuti elasticizzati e modelli oversize.
Scegliere vestiti che ti facciano sentire bene
La buona notizia è che puoi decidere di cambiare approccio.
Puoi decidere di rapportarti all’abbigliamento in modo completamente diverso:
Puoi smettere di pensare che è il tuo corpo a doversi adattare all’abito! Perchè è esattamente il contrario!
Il tuo corpo non ha niente che non va, è semplicemente il tuo, unico.
E gli abiti hanno proprio lo scopo di valorizzare quel corpo!
Ma non puoi sperare che accada se sono progettati per un corpo che, per quanto simile, non è il tuo! Anche se i centimetri sono gli stessi, non è affatto detto che siano distribuiti nello stesso modo.
In certi punti del corpo, un paio di centimetri fanno tutta la differenza del mondo!
Noi di Madamina, con il nostro Metodo, ti offriamo la possibilità scegliere il tuo prossimo Abito in un modo totalmente nuovo!
Con la consulenza di un team di Modelliste/Sarte specializzate sul Su Misura da donna, potrai individuare quali sono i modelli che più si addicono alla tua corporatura, ma non solo.
Attraverso la creazione della Base, saremo in grado di riprodurre il tuo corpo su carta, e disegnare il tuo Abito direttamente sul tuo corpo!
In questo modo il tuo Abito sarà unico, esattamente rispondente alle tue proporzioni e forme. Con la creazione prima del prototipo in tela e successivamente dell’Abito vero e proprio, saremo in grado di vestire il tuo corpo come merita.
Non permettere a una taglia di influenzare negativamente l’immagine che hai di te!
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