Ogni donna ha almeno una paranoia riguardante il suo corpo.
Paranoie che possono arrivare ad influenzare pesantemente la sua vita e le sue scelte, soprattutto per quanto riguarda la gestione della sua immagine.
Anche la più insospettabile e apparentemente perfetta, bellissima modella, potrebbe stupirti confessandoti all’improvviso di detestare le sue ginocchia. E che fatica ad indossare vestiti corti perché si sente a disagio mostrandole.
In anni di lavoro non ci è mai capitato di incontrare una donna che non avesse qualcosa da ridire sul suo fisico.
Probabilmente anche tu sei nel club!
Chissà, forse hai le spalle “troppo larghe”.
O forse i polpacci “giganti”.
Le braccia “troppo corte”.
O il sedere “troppo piatto”.
Possiamo continuare per ore ad elencarti gli oscuri pensieri che le donne concepiscono quando guardano il loro corpo. Prima o poi becchiamo anche il tuo, senza neanche guardarti!
E c’è un motivo per cui questo succede, più banale di quello che pensi:
Accade perché qualcuno vuole venderti un abito progettato per essere indossato da un manichino.
E deve quindi farti credere che se quell’abito al manichino sta bene, ma a te no, è perché evidentemente il tuo corpo ha qualcosa che non va.
Altrimenti ti verrebbe spontaneo pensare che a modificarsi debba essere l’abito. O il modo in cui viene prodotto.
Ci sono infatti solo due modi per produrre gli abiti:
- si possono produrre abiti per le persone
Oppure
- si possono produrre abiti per i manichini.
Da qui non si sfugge.
Se un abito è venduto in taglie, sei di fronte a un abito prodotto per un manichino.
E chi te lo vende, ha la precisa intenzione di inculcarti una serie di pensieri in testa per convincerti a fare un acquisto che altrimenti ti apparirebbe totalmente irrazionale.
Ne vedremo insieme 5:
- Che alcune forme siano più normali di altre
- Che i loro abiti siano progettati per esaltare la tua figura
- Che esista un’idea di donna che possa andare bene per tutte le donne del mondo
- Che la tua identità non sia qualcosa di poi così unico
- Che i tuoi gusti debbano cambiare ciclicamente
Che alcune forme siano più normali di altre
La prima cosa di cui devono convincerti è che esista un corpo normale, standard.
Ovvero il manichino.
Per fare questo ti bombardano di immagini di donne apparentemente perfette che indossano proprio quegli abiti prodotti per i manichini.
Per la stragrande maggioranza sono immagini pesantemente modificate con Photoshop e quant’altro.
Non sono più foto “reali”.
Ma non importa.
L’esistenza di quell’immagine “verosimile” (ma non reale!), la sua ripetizione nel tempo e nello spazio, la trasforma in un modello da inseguire.
E tu, come tutte noi, lo percepisci come reale. Potenzialmente raggiungibile.
Ma riflettici ancora un istante.
Neanche il corpo di una modella, se lasciato al naturale, è abbastanza perfetto per poter vendere quell’abito.
Siamo abituate a guardare gli abiti sulle riviste e pensare “cavolo, solo a una modella può star bene questo capo!”.
La verità è che nella maggior parte dei casi, neanche la modella, quella vera, è perfetta abbastanza!
Che i loro abiti siano progettati per esaltare la tua figura
La seconda bugia che devono raccontarti, è che i loro capi siano progettati per valorizzare ed esaltare la figura femminile. E quindi anche la tua, visto che ne esiste una “normale”.
Questa bugia poggia ovviamente le fondamenta sulla precedente.
Devono infatti stabilire quale sia con esattezza la “figura femminile” da valorizzare.
Solo dopo aver deciso che ciò che vogliono valorizzare è un manichino, potranno infatti imbarcarsi nell’impresa di creare un abito che ne valorizzi le forme.
Peccato che poi quell’abito cerchino di venderlo a te.
E loro sanno bene che spesso non si ottiene un gran risultato facendo indossare l’abito di un manichino ad una persona vera.
Per questo spopolano capi oversize ed elasticizzati.
Se è oversize, la forma e il taglio diventano decisamente meno rilevanti nella resa del capo. Idem nel caso dell’elasticizzato.
Decisamente meno rischiosi!
Infatti questo tipo di capo ha letteralmente invaso i negozi!
Che esista un’idea di donna che possa andare bene per tutte le donne del mondo
Dopo averti convinta che i loro capi siano tecnicamente progettati per valorizzare le tue forme, il passo successivo è quello di farti credere che la loro idea di donna possa rispecchiarti e donarti un’immagine che sia giusta per te.
Ovvero che tu e altre migliaia, se non milioni di donne nel mondo, possiate tutte rispecchiarvi nella personalità della donna ideale immaginata dal loro Ufficio Stile.
Riescono parzialmente ad ingannarti solo con l’enorme possibilità di scelta.
Producono centinaia di capi a stagione, prima o poi qualcosa che non ti faccia proprio orrore probabilmente riesci anche a trovarla.
Ma puoi dire davvero che sia in linea con la TUA personalità?
Secondo loro sì.
Perchè secondo loro, tu sei una donna come altre mille. Tu sei solo un portafoglio da far aprire.
Che la tua identità non sia qualcosa di poi così unico
Se c’è una cosa di cui puoi star certa è che la tua identità, la tua sensibilità, il tuo senso estetico, sono cose troppo complesse per poter essere “indovinate”.
E probabilmente te ne sarai accorta mentre fai shopping. Se ci rifletti con onestà, ti accorgerai che per riuscire ad acquistare qualcosa, devi scendere a compromessi molto più spesso di quanto vorresti.
Quante volte hai dovuto comprare un abito che ti sembrava troppo corto?
Quante volte ti sei accontentata di un colore o di una fantasia che non ti piacevano poi troppo?
Quante volte ti sei dovuta arrendere ad una discutibile stampa su una maglia o a un tipo di bottone che ti faceva inorridire?
Probabilmente troppe. Ma comunque hai acquistato.
Il loro obiettivo è stato raggiunto. D’altra parte l’acquisto dei vestiti ormai passa solo per i loro canali.
È un sistema circolare: mediaticamente (attraverso riviste, sponsorizzazioni, ecc) stabiliscono gli standard e i prodotti desiderabili. Dopodiché te li fanno trovare in ogni singolo negozio o punto vendita. E più donne li comprano, più saranno esposti mediaticamente.
Siamo perfettamente abituati a seguire questo percorso.
Infatti se non possono indovinare il tuo senso estetico, possono però influenzarlo.
Che i tuoi gusti debbano cambiare ciclicamente
Forse è capitato anche a te di odiare un certo colore o una certa fantasia per mesi, se non anni. Per poi iniziare pian piano ad apprezzarla, proprio nel momento in cui veniva sostituita da altro nei negozi. Questo è uno dei casi in cui puoi notare come la ripetizione di un’immagine o di un modello possa arrivare ad influenzare il tuo senso estetico.
A forza di vedere un’immagine ripetuta da ogni parte, hai finito con il fartela piacere, anche se partivi da una situazione di ostilità.
Il circuito del Fashion è un’entità dal potere mediatico enorme, e i media sono un ottimo luogo in cui mostrarti a ripetizione quello che devi desiderare.
E hanno tutto l’interesse nel farti desiderare più cose possibile.
E nel farti pensare che sia normale cambiare i tuoi gusti alla velocità della luce.
Quanti abiti hai comprato per poi non indossarli mai?
Quanti abiti hai adorato davvero?
Probabilmente pochi.
Ogni giorno una quantità spropositata di abiti viene buttata via e sostituita.
Questo perché la vasta scelta che propongono i negozi è apparentemente adatta a tutte, ma in realtà non si adatta davvero a nessuna.
Poter scegliere non significa spulciare tra mille proposte pensate per nessuna.
Infatti queste scelte che fai nei negozi, probabilmente non ti soddisfano mai del tutto.
Se è così puoi provare a scegliere un abito che sia progettato per una persona e una soltanto: TU!
Noi di Madamina abbiamo scelto di produrre solo ed esclusivamente pezzi unici, così come sono uniche le donne che li indosseranno!