Hai l’impressione di comprare troppi vestiti?
Te lo diciamo senza mezzi termini: probabilmente hai ragione.
Ma questo, sotto sotto, lo sai anche tu.
Allora perché continui ad accumulare abiti su abiti che abbandoni per mesi (o anni!) nell’armadio senza mai indossarli?
Milioni di donne sono vittime di questo meccanismo che le spinge ad acquistare decine di capi ogni stagione.
Vittime di un sistema basato su una fitta rete di bugie, false promesse e pregiudizi che l’industria del fashion, nella sua definizione più ampia, ci ha inculcato in testa nel corso del tempo.
La moda negli ultimi decenni è radicalmente cambiata, diventando incredibilmente più accessibile, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista quantitativo.
Ogni anno viene prodotto un numero spropositato di vestiti.
Talmente spropositato che parte di questi abiti, rimanendo invenduta, finisce con l’essere bruciata.
Letteralmente. Gli abiti non escono neanche dai magazzini: dopo un certo periodo vengono dati alle fiamme.
Pensa per un momento al lavoro e alle risorse che servono per creare un abito: completamente in fumo, senza neanche provare a venderlo.
Se ti stai chiedendo come può stare in piedi un’industria di questo tipo, abbiamo l’amara risposta: a spese tue.
E del tuo armadio che straborda di abiti che non usi più, o che addirittura non hai mai usato e mai userai.
Ma puoi venirne fuori.
Ti basta avere il coraggio di mettere in discussione alcune delle convinzioni su cui si basa il tuo modo di scegliere e comprare troppi vestiti.
Ecco di cosa parleremo in questo articolo:


Il concetto di “fuori moda”



Ci sono vari motivi per cui sentiamo il bisogno di acquistare abiti nuovi.
Uno di questi è senza dubbio il timore che quelli che già possediamo siano antichi, fuori moda.
Ma, ironia della sorte, in questo momento non c’è nulla di più antiquato del concetto di “fuori moda”.
L’idea che un abito a un certo punto diventi vecchio, e che tu debba vergognarti se continui ad indossarlo, è un residuo di un’idea di moda che ormai, fortunatamente, sta sparendo, almeno idealmente.
La società è cambiata moltissimo negli ultimi anni, e i nostri canoni di bellezza si sono ampliati moltissimo. Qualche anno fa era impensabile il coesistere di estetiche diverse nello stesso periodo.
I canoni attraverso cui si giudicava cosa fosse alla moda o no, erano estremamente più rigidi rispetto ad ora.

Nonostante questo, l’industria del fashion tenta ancora di usare queste idee stantie per spingerti a sostituire freneticamente e ciclicamente i tuoi abiti.
Ed è proprio quando queste idee fanno presa che ti ritrovi a comprare troppi vestiti.


Come scatenano il tuo senso di inadeguatezza per farti comprare troppi vestiti



Partiamo dalle basi, semplificando il più possibile:
quando un marchio decide di produrre una collezione, progetta con largo anticipo un certo numero di capi da vendere nei suoi negozi.
Dopodiché mette in atto tutta una serie di azioni di marketing per convincerti di quanto questi abiti siano indispensabili nel tuo armadio.
Queste azioni di marketing, di solito, consistono nel metterti davanti agli occhi, all’interno di vari media, le immagini di persone di successo che scelgono di indossare (dietro ricco compenso) proprio quella giacca giallo senape.
Consistono nel pubblicare (a pagamento) una serie di articoli su note riviste, che ti dicano, a firma di qualche famoso esperto di moda, che quella giacca giallo senape è un “must have” della stagione autunno/inverno 2020.
Un concetto, più viene ripetuto e più diventa credibile.
Per questo, metterti continuamente davanti agli occhi questa serie di immagini accuratamente selezionate, forse, ti porterà finalmente a comprare proprio quella giacca giallo senape. Perfetto, no? Siamo tutti soddisfatti: loro hanno venduto la loro giacca e tu hai qualcosa da mettere quando fa freddo.
C’è un problema però, e non da poco:
quel marchio, l’anno dopo, per tenere in piedi tutto questo sistema, dovrà produrre e vendere una nuova giacca. Magari questa volta verde smeraldo.
Ma tu hai già una giacca nell’armadio. È giallo senape, ti piaceva così tanto l’anno scorso.
Per quale motivo dovresti smettere di indossarla?
Ed ecco quindi che scatta l’esigenza di creare il concetto di “fuori moda”.
Inizieranno ad apparire diversi articoli su quanto sia “out” questo giallo senape. Su quanto sia infinitamente meglio il verde smeraldo.
Parallelamente si ripeteranno tutti i passaggi precedenti: attrici del momento fotografate in ogni dove con la nuova scintillante giacca verde smeraldo. Esperti di moda che ti assicurano che senza una giacca verde smeraldo sarai una donna perduta.
Ed ecco spiegato in parte, perché ti ritrovi a comprare troppi vestiti.


Compri troppi vestiti, ma non sei una stupida!



A questo punto, però, lasciaci aprire una piccola parentesi:
non stiamo dicendo che queste tecniche di marketing funzionino perché sei stupida, o superficiale, o poco furba.
La cosa fondamentale che devi sapere, è che queste strategie lavorano e funzionano sul tuo inconscio, ad un livello che è davvero molto complicato da controllare.
Ma soprattutto da riconoscere.
Nella vita vera, il collegamento, e l’effetto che ha su di te, non è così immediato come nel nostro esempio.
È qualcosa di molto più sottile, che lavora sulla paura, innata negli esseri umani, di essere inadeguati.
Per questo funziona così bene.
Perché è un meccanismo così subdolo che riesce a farti credere che certe decisioni le abbia prese tu. E magari anche a farti sentire in colpa, alla fine, perché quel giallo senape non ti convince più.
Perché, forse, comincerai a guardare quella giacca con occhi diversi.
E sentirai il bisogno di comprare una nuova giacca, e poi un’altra ancora.


Comprare tanti abiti da indossare una sola volta



Parallelamente al concetto di “fuori moda” c’è un’altra idea stantia che ti porta a comprare troppi vestiti.
Ovvero l’idea che sia una vergogna indossare due volte lo stesso abito, soprattutto se parliamo di occasioni importanti.
È chiaro che nessuna di noi sarebbe felice e soddisfatta avendo un unico abito da sfoggiare in ogni occasione.
Forse ricorderai quella puntata dei Simpson in cui Marge modificava mille volte un completo Chanel perché veniva derisa dalle sue “amiche” del golf club.
Come per ogni cosa bisogna trovare la giusta via di mezzo.
Parte del compito di un abito è infatti proprio quella di farti sentire “diversa”, di farti scoprire altre versioni di te stessa.
Ma non significa che debba necessariamente svolgere questo compito per una sera soltanto. Anzi, un abito, se è davvero giusto per te, può accompagnarti per anni!
Sappiamo cosa stai pensando adesso:

“ma io, quegli abiti, dopo un po’ non ho davvero più voglia di indossarli!”

Sappiamo anche questo. Ed abbiamo una domanda per te:


Come scegli i troppi vestiti che compri?


L’enorme quantità di abiti tra cui scegliere che abbiamo a disposizione, ci porta a fare scelte irrazionali quando ci troviamo ad acquistarli.
Quante volte hai comprato un abito anche se non eri troppo sicura che poi l’avresti indossato?
Quanti dei tuoi abiti li hai presi sull’onda del momento, magari pentendoti dell’acquisto appena tornata a casa?
Probabilmente sei consapevole di quanto un abito abbia un ruolo importante nel determinare come ti senti con te stessa.
Ma l’attuale sistema produttivo ti illude che l’alchimia tra te e un vestito sia estremamente semplice da trovare. Che non richieda da parte tua nessuno sforzo, se non quello di tirare fuori una gruccia da un espositore, o aggiungere con un click un nuovo capo al carrello di un negozio online.
Perché gli abiti sono diventati, grazie a questo sistema scellerato, praticamente degli oggetti usa e getta.
Questo succede fondamentalmente per due motivi:

  • vengono scelti con l’idea di poterli sostituire con estrema semplicità
  • vengono prodotti a livelli di qualità veramente infimi.

Hai mai comprato una maglia che si è distrutta dopo un paio di lavaggi?
O dei pantaloni che si sono scuciti un paio di volte dopo averli indossati?
Questo può darti la misura di quanto siano progettati già a monte con l’idea che durino qualche mese al massimo: perché altrimenti non dovresti ricomprarne di nuovi.


Comprare vestiti e non indossarli



Nell’armadio di ogni accumulatrice di abiti che si rispetti c’è una sezione parecchio problematica, che è quella dei vestiti comprati e mai indossati, certe volte riposti ancora con l’etichetta attaccata.
Se ti è capitato di fare un giro su qualche sito che si occupa di vendere abiti usati, avrai notato che ci sono tantissimi annunci di donne che mettono in vendita abiti mai indossati e ancora muniti di etichetta.
Questo perché l’esperienza di acquisto in negozio, ma anche online, è studiata nei minimi dettagli per farti tornare a casa con più buste di vestiti possibile, soprattutto se parliamo di multinazionali del fast fashion, ma non solo.
Essere presi dalla frenesia degli acquisti, magari sull’onda di prezzi particolarmente scontati, può farti perdere lucidità durante il processo decisionale.
Un po’ come quando vai al ristorante e ordini in preda alla fame, per poi accorgerti di aver comprato cibo per un esercito. La fame ti fa valutare per eccesso le tue possibilità di ingerire cibo.
E una giornata di shopping compulsivo può farti lo stesso identico effetto.
Nel camerino, con l’ansia di liberarlo in fretta, con luci che non rispondono al vero, con magari la tua amica trasformata in appendiabiti umana per tutti i vestiti che stai provando, la commessa che ti pressa (magari anche mentendo su come ti stanno gli abiti che provi!), potresti sentirti spinta a dire più “sì” di quanto non vorresti.
In questo modo avrai speso soldi, magari anche più del dovuto, per portarti a casa un sacco di roba inutile, che nella migliore delle ipotesi finirai col vendere alla metà di quanto l’hai pagata.
Ma nella peggiore diventerà immondizia.
Per evitare di cadere troppe volte in questa dinamica così dannosa, puoi cercare di indagare più a fondo su quali sono le motivazioni per cui di solito non indossi gli abiti che compri!


Gli enormi costi del comprare troppi vestiti



C’è un’altra cosa che dobbiamo farti notare e che non è più possibile non tenere in considerazione:
una delle cose che abbassa di più la tua soglia di attenzione quando scegli un vestito, è il prezzo a cui lo acquisti.
Più un abito è economico, più è probabile che tu lo scelga in modo impulsivo, senza rifletterci troppo.
E gli acquisti impulsivi in fatto di abiti, nella maggior parte dei casi, vanno a finire nell’enorme pila di abiti che non indossi mai.
I marchi del fashion non scelgono di abbassare i prezzi perchè ti vogliono tanto bene. Lo fanno per invorticarti in una spirale di acquisti senza fine. Per convincerti a comprare, comprare e comprare.
Ma tutto questo ha un costo enorme: un inquinamento sfrenato, con immensi danni ambientali e un trattamento disumano per i lavoratori del settore.


Materiali scadenti



I materiali che vengono utilizzati per la maggior parte degli abiti industriali sono a base di plastica.
I tessuti naturali hanno dei costi molto più elevati.
Per questo le catene low cost usano principalmente tessuti sintetici. Ogni capo elasticizzato è costituito di fibre di plastica.
Inoltre, le procedure che si utilizzano per tingere i tessuti, per fissare il colore, per ottenere stampe, plastificazioni, luccichii, ecc, sono procedure estremamente inquinanti.
Che vengono eseguite per quantità enormi di abiti destinati già in partenza a diventare rifiuti.
E questa, purtroppo, è una questione abbastanza trasversale. Cioè non riguarda solo ed esclusivamente le aziende che producono vestiti low cost.
Purtroppo, nel settore tessile l’inquinamento è inevitabile.
Quello che è evitabile è inquinare per produrre miliardi di capi per poi gettarli nel fuoco!


Sfruttamento dei lavoratori del settore tessile



Stesso discorso per lo sfruttamento dei lavoratori, il cui operato viene pagato cifre veramente miserevoli, in condizioni a dir poco disumane, senza sistemi di sicurezza, senza tutele per i minori.
E questo sia a fronte di un capo che nel negozio costa 10 euro, sia, in alcuni vergognosi casi, per capi che vengono pagati 10 o 100 volte tanto.
Qualche anno fa è uscito un documentario molto interessante su questo tema, si chiama The True Cost. Vale la pena dargli un’occhiata.


Stabilire il valore di un abito



Le condizioni e i metodi produttivi, oltre ad essere un gigantesco problema etico, che diventa in parte anche una nostra responsabilità in quanto consumatori, creano un sistema che abbassa tantissimo anche il livello qualitativo degli abiti prodotti in questo modo.
E il fatto che riguardi sia capi low cost che capi costosi, contribuisce a confonderti ulteriormente quando devi stabilire il valore di un abito.
Il solo prezzo non è un indicatore sufficiente.
In moltissimi casi, infatti, quello che paghi è il nome del marchio, non l’effettiva qualità o la cura nella lavorazione.
Quello che puoi fare è iniziare ad apprezzare di più un capo oggettivamente ben fatto.
Che sia rifinito con cura e costituito da materiali che non siano spazzatura.
In pratica valutare l’abito partendo dal presupposto che debba accompagnarti per un lungo periodo, sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista della durevolezza.
Cerca di scegliere una soglia minima di “decenza” che devono avere gli abiti che acquisterai da ora in poi. Vedrai che, se inizi a prestare attenzione alla qualità dei tessuti, delle rifiniture, dei dettagli, metterai un grosso limite alle tue possibilità di acquisto.
E ti troverai a possedere abiti che durano decisamente di più.


Trovare abiti che senti veramente tuoi


logo Madamina srls

Uno dei motivi per cui potresti essere diventata un’accumulatrice seriale di vestiti, è il fatto che nessuno di quelli che possiedi ti sembra davvero adatto a te.
Il fatto che tu possa scegliere tra milioni di capi progettati in fretta e furia per apparire qualche settimana tra gli scaffali di un negozio, non significa che avrai davvero la possibilità di scegliere un abito perfetto per te.
Potresti faticare a trovare dei modelli che ti valorizzino.
O, come spesso accade, trovare un’estetica che dopo un po’ ti viene a noia, perchè non è esattamente tarata sui tuoi gusti e sulla tua personalità.Se ti dicessimo che c’è un marchio che può produrre un abito perfetto per le tue forme e che sia esattamente come lo vuoi?
Noi non abbiamo interesse a venderti una giacca giallo senape, e neanche una verde smeraldo. Il colore della tua giacca, lo lasciamo scegliere a te.
Una piccola rivoluzione nella moda. Non saremo noi a importi i nostri abiti: li costruiremo insieme, esattamente come li vuoi!






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